La porta color lavanda è la porta di un guardaroba, la porta di una casa accogliente o la porta di una soffitta.
La porta color lavanda è uno spazio dedicato allo stile, all'Inghilterra, al vintage, alla storia della moda. È un salotto dove potrete chiacchierare di moda, di vintage life e di stile, davanti ad una tazza di english tea. Ma è un blog dove vi darò spunti su abiti e accessori e dove potrete chiedere consulenze su outfit e bon ton
Benvenute nel mio mondo che profuma di Lavanda.
Sembra che Leonardo da Vinci avesse pensato e disegnato, appunto, la scarpa con il tacco per far si che si potesse camminare comodamente in strade non proprio agevoli, ma anche per ottenere più sensualità dalle sue modelle
www.pinacotecabrera.org
Fu poi la Regina Maria Teresa -piccola di statura- a decidere di apporre dei tacchi vertiginosi alle proprie scarpe per elevare la propria altezza.
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Anche la ben nota Maria Antonietta, sfortunata figlia di Maria Teresa, amava indossare i tacchi -qui sotto potete ammirare una sua scarpetta messa all'asta poco tempo fa-
www.tech.everyeye.it
Come non pensare al marchio Louboutin? Beh, la suola rossa ha un origine alquanto divertente!
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I tacchi rossi furono privilegio solo del re Sole e di chi faceva parte del suo enturage.
Fu infatti lui ad innamorarsi delle suole rosse e per questo ad usarle come marchio di corte.
www.ioamolescarpe.it
Da qui Louboutin ha tratto l’idea della suola rossa, nota inconfondibile delle sue calzature.
www.mam-e.it
Ma ora passiamo ai periodi storici che più ci interessano.
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Il periodo Regency e il periodo Vittoriano videro cambiare le cose molto velocemente, sia nel settore dell'abbigliamento sia in quello delle calzature.
Nel periodo Regency le scarpe delle signore erano molto simili alle scarpette delle ballerine.
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Di raso o di stoffa erano delicate, per questo chi poteva permettersi più scarpe, possedeva sia le delicatissime scarpe da ballo, sia le scarpe da indossare in casa o per le passeggiate.
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In questo periodo il tacco non esisteva.
Le scarpe erano basse, con allacciature in seta o raso che le rendevano stabili al piede.
www.oldrags.tumblr.com
In epoca Vittoriana, grazie a Queen Victoria, le calzature tornarono ad avere un po’ di tacco, molto amato ed usato dalla Regina.
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Le scarpe potevano essere in velluto, in stoffa, in seta, in damasco ed in raso.
La femminilità nel periodo vittoriano passava attraverso il piede.
Proprio così, avete letto bene!
Era importantissimo avere piedini piccoli, per questo le dame calzavano scarpette molto più piccole di quanto fosse realmente il piede.
www.scarpealte-scarpebasse.it
Creando così enormi disagi e dolori impartiti da una scarpa stretta.
Molto importante era il ruolo della calza, filo di scozia o seta per la stagione calda, lana per la stagione fredda, con pizzi o liscia, la si doveva vedere sotto la scarpa.
vintagedancer.com
Guardate questi modelli di scarpe:
The oriental Shoes:
historythings.com
Walking Boot:
www.metmuseum.org
Ladies’ riding boot:
www.flickr.com
High-heeled Walking Shoes:
www.pin.it
Embroidered Morning Slipper:
www.pinterest.com
Lady’s Bedroom Slipper:
www.theebonswan.blogspot.com
Ma parliamo del 1900. Pensiamo al periodo del Titanic?
Amando alla follia ed essendo una seguace della moda dei primi del ‘900, adorando come nemmeno un guru Downton Abbey, vi parlerò di questo periodo storico come fosse una fiaba.
chinese.fansshare.com
La mia bisnonna era del 1896 e mio nonno era del 1916, ho moltissimi gioielli e accessori di famiglia tra cui: corsetti, un paio di scarpe della mamma di mio nonno, fili di perle, orecchini che sono proprio di epoca vittoriana e Edwardiana -tutto di famiglia, tramandato da generazioni-
Orecchini a forma di farfalla (1910s)
Sono una di quelle quarantenni che non esce prima delle 18 di sera senza il filo o i fili di perle.
Collana con perle (1910) poggiata su una scatola (1890) che ritrae una dama intenta ad ammirare il Faust a teatro. Gli orologi da taschino sono tutti del 1900s tranne il primo in alto che è della fine del 1800s
Nonostante molti ridano del fatto che io segua regole ferree sull’indossare gioielli, e modelli di abiti differenti a seconda delle ore della giornata, come disse un giorno Rhett Butler “Francamente me ne infischio”.
Nel primo decennio/quindicennio del 1900 si vide un cambiamento a dir poco rivoluzionario riguardo ai modelli di calzature.
www.etsy.com
Come abbiamo visto nei precedenti articoli con le Gibson girl e poi le Flapper, la rivoluzione si fece vera e intensa! Le donne volevano essere libere di lavorare e di vivere la propria vita creandosi uno spazio -vero- nella società.
www.historycollection.com
Così le scarpe femminili si trasformarono in stivaletti che venivano indossati al giorno, versatili e comodi, anche con un po’ di tacco.
www.pinterest.it/maybegreybe
Appunto il tacco, alla francese, era quello più “modaiolo”. La sera, però, tutto cambiava e come nelle fiabe, le scarpe mutavano divenendo vere e proprie opere d'arte.
www.metmuseum.org
Con il tacco, di raso o di pelle di capretto, con i laccetti o le fibbie, ma anche con nastrini di raso o seta, con fiocchetti sulle fibbie laterali.
www.antique-gown.com
Il tacco a rocchetto, alla francese o quadrato.
www.latestshoestrends.club
Dal '900 la punta comincia a farsi tonda, anche se, per alcuni modelli rimane, ma solo appena accennata.
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