15 Maggio 1912 (Tarda mattinata, imbarco a Southampton) 15 Maggio 1912 (Ora di colazione, Huston Hall, residenza Duca di Grafton)
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Violet si preparò con l'aiuto di Pauline: indossò un abito rosa in chiffon con intarsi più scuri. Scelse una fascia rosa da mettere sul capo, per accompagnare uno chignon basso.
"Pauline, chiedi se dall'albergo si può mandare un telegramma. Ti lascio il testo, è per Belvoir"
"Certo my Lady, vado subito ad informarmi"
la cameriera personale di Letty uscì velocemente e fece un leggero saluto con il capo a Frederick che nel frattempo arrivò sorridente
"Amore, siamo pronti? Vorrei partire entro le 10.30am per far si che la bolgia non si trovi ancora alla nave"
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"Certo eccomi, Pauline è andata a chiedere per un telegramma, ci aspetterà direttamente giù alla macchina"
Arrivarono alle 11am all'imbarco. Violet alzò lo sguardo al cielo per riuscire a guardare i fumaioli dell'Olimpic. Si aggrappò con forza al braccio di Frederick, stringendogli la mano. I guanti in pizzo riprendevano il color crema del sottogonna dell'abito, Violet stringendo forte la mano in quella del marito, sentì le cuciture sfregarle la pelle.
"Fred, io ho paura"
"No, non si può aver paura di una signora così. Guarda quante scialuppe hanno aggiunto, Letty, vedrai, dormirai tranquilla e ti divertirai a bordo e poi ci sono io"
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"Ci sei tu, si: solo donne e bambini, Lady Astor? John non lo hanno fatto salire, non ti farebbero salire, io non vivrei senza di te"
"Allora non pensiamoci. Pensiamo a divertirci. Viviamola per divertimento. Sarò sempre accanto a te e ti prometto che non mi perderai mai"
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Violet salì in silenzio.
(Huston Hall)
"Io non capisco per quale motivo mio marito si debba fermare a Belvoir, cosa avranno di così speciale, sembra miele per le api"
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"Calmati cara, siamo qui io e te. E per questo vorrei chiederti: la servitù di questo castello tiene la bocca chiusa? Non vorrei si sapesse che sono qui con te, che porti l'amante nel letto di tuo marito"
"Stai zitto, a volte la tua stupidità mi stupisce. Vorrei sapere se quell'indegno di Frederick è già sulla nave con quella sgualdrina di sua moglie!"
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Isabella era riuscita nell'intento di portare il suo amante, Michael Davis, ex amministratore finanziario del Duca Fitzroy, alla tenuta di Huston Hall per passare due giorni assieme
"Nostro figlio Paul è già a New York?"
Chiese Michael incuriosito.
"Certo, è arrivato ieri, ha mandato un telegramma questa mattina"
"Bene cara, chiama la servitù ho bisogno di mangiare! Tu mi sfinisci con i tuoi progetti"
"Paul ha intenzione di presentarsi alla coppia! Staremo a vedere se i due cederanno!"
Isabella, seria in volto si diresse fuori dalla stanza matrimoniale
Southampton (1.00pm)
"La suite è meravigliosa Fred!"
"Ahahahah sapevo ti avrei convinta al viaggio non appena visionata la suite. Certo non ha la promenade privata come aveva il Titanic, ma è meravigliosa lo stesso"
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"Oh, ma abbiamo la nave, tutta, come promenade. Non ringrazierò mai abbastanza il Duca tuo padre. La paura del viaggio si è affievolita un poco grazie a questo regalo"
Fred ogni volta che vedeva Violet così felice, si sentiva un'uomo orgoglioso
"My Lord hanno suonato per la colazione"
"Pauline siamo pronti"
Disse Frederick sorridendo
"My Lady non si vuole cambiare?"
"No Pauline, l'abito andrà benissimo, penso che stasera ceneremo in cabina, ovviamente se sei d'accordo Fred"
"Certo, per questa sera non volevo altro"
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Si incamminarono così verso il ristorante dell'Rms Olimpic
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