Voi sapete come finiva e cominciava la giornata della Lady?
Oggi parleremo proprio di questo, attraverso la beauty routine della sera e del mattino.
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Cominciamo quindi questa piccola passeggiata nel tempo, parlando del phon: il phon (hair dryer)-così come lo intendiamo in epoca moderna- si vide per la prima volta come prototipo, nel 1920 inventato a Racine nel Wisconsin.
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Nel 1911 un inventore, tale Kazanjian ottenne un brevetto per una macchina, molto grande e alquanto ingombrante, che riscaldando l’aria riusciva, molto lentamente, ad asciugare i capelli.
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Certo è che le ladies del tempo avevano capelli molto lunghi e le scomodità dell’asciugarli, le portava a lavarli non più di una volta a settimana (attenzione però, qui si sta parlando di "Signore di prima classe" come venivano chiamate nel 1912, quindi parliamo di acqua calda che arrivava direttamente in casa, agi e lussi che il 75% delle ragazze e delle donne del tempo potevano solo sognare) ovviamente questo non accadeva nel periodo invernale, dove il freddo poteva portare raffreddori e bronchiti con risultati pericolosi se non addirittura nefasti.
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Prodotti per i capelli
La Lady, per lavare i capelli, adoperava sapone secco e olio di mandorle o di lino per renderli lucenti e morbidi.
Il tuorlo d'uovo veniva usato per un lavaggio (mensile) per far si che la chioma acquisisse forza, evitando così la temuta caduta o la rottura del capello, data soprattutto dalle continue acconciature che, in molti casi, venivano attuate con delle rudimentali piastre.
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La piastra
La prima piastra per capelli risale al 1906, inventata da Simon Monroe, era composta da sette dentelli metallici che avevano il compito di lisciare i capelli, dopo un periodo di tempo passato a contatto con il calore di una stufa o di un radiatore
In un secondo periodo nel 1909, Isaac Shero brevettò una piastra con due lastre metalliche lisce e separate, che riscaldate, lisciavano il capello.
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| Sterling Silver Curling Iron, Birmingham 1897 www.pinterest.uk |
Fu però nel 1912 che Lady Jennifer Bell Schofield, inventò la vera antesignana della piastra, che attraverso due placche metalliche si bloccava in posizione chiusa, cosicché i capelli si potessero lisciare interamente.
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Il bagno
Quando la Lady decideva di fare il bagno, lo diceva con largo anticipo alla sua cameriera personale, che con l'aiuto della sguattera, preparava la stanza, riempiendo la vasca da bagno con l'acqua calda(acqua diretta, come dicevamo poc'anzi).
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Solo in pochi avevano il privilegio di avere l'acqua calda diretta in casa, e la nostra "gentlewoman" aveva questa fortuna.
Solitamente, il bagno, la Lady lo faceva la sera, dopo una giornata nella quale aveva fatto una passeggiata, una cavalcata o dopo una giornata di shopping.
Nella vasca venivano versate gocce d'acqua profumata, come lavanda, rosa, violetta, e in molti casi olii essenziali di rosa o lavanda. A volte anche dei petali di rosa venivano gettati nell'acqua calda, producendo così un profumo inebriante.
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Un panno di lana dura, insaponato, veniva passato delicatamente sul corpo della Lady dalla cameriera. Uscendo dalla vasca la Lady si avvolgeva in un grande telo di lino.
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Pronta per la notte, indossava la camicia da notte ricamata.
La cameriera le aggiustava i capelli in una grande treccia morbida, per far si che non si annodassero, ed eccola pronta per coricarsi, magari in compagnia di un buon libro!
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La beauty routine del mattino
La forma più interessante di beauty routine era quella del mattino.
La nostra Lady si alzava di buon grado, intorno alle 8am, e a meno che questa, non decidesse di fare colazione a letto (privilegio solo delle Ladies -cioè delle donne sposate-) si alzava da letto, mentre la sua cameriera preparava l'acqua di rosa per il viso.
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Le acque più in voga erano rosa e lavanda.
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La cameriera quindi le lavava il viso delicatamente, asciugandola con un panno morbido (di lino principalmente).
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Dall'inizio del 1900 si cominciò, finalmente, a prendere seriamente l'importanza dell'igiene intima giornaliera, cosa che prima, purtroppo, non veniva minimante presa in considerazione.
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Così anche l'igiene orale: lo spazzolino era composto da un manico d'osso o d'argento lavorato e da una testina con setole di cinghiale; queste dovevano essere lavate e asciugate perfettamente perché ricettacolo di batteri
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Acconciatura
Finite le operazioni di lavaggio, la nostra Lady era pronta per sedersi sulla poltroncina davanti alla specchiera e qui, la cameriera, doveva usare tutte le sue doti da parrucchiera.
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L'acconciatura era decisa, a seconda della giornata e degli impegni della signora: le spazzole erano in argento, con setole di maiale o cinghiale, ed i pettini d'avorio.
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Il trucco
Il trucco aveva il compito di nascondere e correggere le occhiaie e le piccole rughe, ma nello stesso tempo, doveva donare al viso luce e un bel colorito.
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La pelle veniva massaggiata prima con una lozione sbiancante e poi con una crema, tutte e due a base di estratto di limone. Dopo si passava su guance, labbra e occhi un tipo di crema con un poco di nuance atta a dare una lieve tonalità rosea.
La nostra Lady usava anche il fondotinta creato nel 1906 da Shiseido
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Finito il trucco, la cameriera cominciava a vestire la Lady.
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Prima le calze. Allacciate con nastrini di seta, poi corsetto, o bustino, reggiseno e poi l'abito o gonna e camicia.
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Per ultimo lo scialle ricamato.
Le scarpe venivano scelte al momento dalla Lady e la cameriera provvedeva solo a fargliele calzare e ad allacciarle.
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| American Lady Shoes, 1906 |
Una volta vestita la nostra Lady incontrava il marito per lo spuntino.
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A seconda della stagione lo spuntino era servito in salotto, in giardino o in veranda.
Qui i coniugi potevano parlare dei figli e dei vari impegni della giornata.
Articolo interessantissimo e soprattutto pieno di chicche che non conoscevo! Credevo che le piastre per capelli fossero un'invenzione molto più recente. Il phon, visto così, sembra una sottospecie di macchinario infernale 🤣
RispondiEliminaSi, hai visto che grande che era? Oltretutto asciugava in tempi lunghi.
EliminaNo no le piastre c'erano già ed oltretutto parevano modernissime😍
Che meraviglia 😍, articolo davvero interessante. La famosa acqua di rose della Roberts citata, che io uso, perché mia nonna la usava😍. Anche io tanti piccoli dettagli non li sapevo! Grazie mille come sempre.
RispondiEliminaMa il grazie va tutto a te. Sono felice che il blog e i miei articoli siano d'interesse!
RispondiEliminaNon sai che felicità vedere la pagina facebook rinata grazie a voi che mi seguite❤️
L'acqua alle rose la uso anche io, la amo. Così come il profumo 4711.
Sono rimasta ai primi anni del 1900, si vede che ho un legame vivo con questo periodo😅