mercoledì 7 giugno 2023

La giornata della Lady (XII parte)

5 Maggio 1912 (7pm)

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La coppia arrivò davanti a Buckingham Palace alle 6.58pm

Frederick bellissimo, con indosso un frac, raffinato ed elegantissimo. A rendere ancora  più chic il completo, mise un fazzoletto candido nel taschino. Gilet, camicia e papillon anch'essi bianco candido

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Lady Violet sembrava una bambola di porcellana. L'abito color oro le donava lucentezza al viso, facendole risaltare il nero corvino dei capelli. Optò poi per la parure di diamanti bianchi appartenuta alla nonna paterna. 

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Appena fecero il loro ingresso a Buckingham Palace, il Duca, che la teneva sottobraccio, le si avvicinò

"Sei incantevole. Nessuno mi degnerà di uno sguardo o di un saluto, saranno tutti rapiti dalla tua bellezza"

"Ti fa parlare l'amore mio caro marito"

Violet sogghignò, anche se in cuor suo, sapeva quanto quell'abito le donasse.

D'un tratto, si aprì la grande porta del salone delle feste del palazzo. 

Violet aveva già partecipato ai balli, ma ogni volta, si dimenticava del frastuono delle trombe per le presentazioni.

"The most honourable Marchese di Grafton"

Il Cerimoniere di corte, con voce stridula

"The most honourable Marchesa di Grafton"

Violet si inchinò ai Sovrani e dopo poco, alzando lo sguardo, si rese conto che gli occhi erano davvero puntati tutti su di lei. Tra gli invitati più vicini al Re e alla Regina, non poté fare altro che notare sua suocera, diligentemente affianco al marito.

Il Duca Fitzroy si avvicinò a loro, seguito dalla moglie, baciò la mano a Violet che a sua volta si inchinò, mentre Isabella la baciò sulle guance con fare freddo e altezzoso.

Questa salutò il figlio con un cenno del capo, il figlio la baciò sulla guancia porgendole la mano destra.

"Siete incantevoli, tutti vi ammirano"

Disse il Duca, guardando rapito la nuora.

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"Direi sia facile incantare, basta indossare abiti con stoffe pregiate, vero cara?"

Isabella finì la frase guardando la nuora, sempre con aria di scherno.

"Vero, in effetti pensavo di non farmi più confezionare abiti pregiati, cosicché tutti possano godere della mia bellezza, senza che questa venga offuscata dalle stoffe preziose"

Violet incurvò le dita dei piedi, nelle scarpette da ballo, talmente tanto da sentir dolore agli alluci

"Bene, guardiamoci un po' attorno amor mio, prima che ci chiamino al banchetto"

Frederick era visibilmente imbarazzato

Si staccarono dai Duchi, congedandosi con un cenno del capo

"Scusa marito caro, ti chiedo scusa dal profondo del cuore, ma proprio non riesco a trattenere le parole"

Frederick annuì senza parlare

"Carissimi, finalmente!"

Lord George Villiers Conte di Jersey parandosi davanti alla coppia, impudentemente, richiamò la moglie, Lady Sarah Fane

"Cari i miei giovani rampolli, Marchesa di Grafton, sempre più bella, come vostra madre la Marchesa di Granby"

-Lady Sarah Fane ha lo stesso tono di voce di una lavandaia, pensò Violet-

"Contessa, che piacere"

Disse Violet sorridendo

"Avete già incontrato i miei cari suoceri?"

Continuò sorridendo

"Si, la Duchessa dì Grafton è sempre affascinante, più di qualsiasi giovane dama qui"

Sarah, con sorriso sarcastico, guardò Frederick aspettando una reazione che non arrivò 

In quel momento il Cerimoniere di corte annunciò la cena, ed il silenzio si fece solenne. Re Giorgio V affascinante, in uniforme, e la Regina Mary di Teck, sbalorditiva nel suo abito azzurro cielo. Violet notò che indossava la Delhi Durbar Tiara. Sua madre, la Marchesa di Granby, le parlava spesso di questo gioiello. Venne realizzato dalla ditta Garrard & Co. per la Regina Mary, proprio su richiesta di Re Giorgio V, affinché, sua moglie, la indossasse al Delhi Durbar del 1911. 

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La Sovrana, quella sera, indossava tutta la parure che comprendeva, assieme alla tiara, anche una collana, un gioiello da vita, un braccialetto e degli orecchini, tutto realizzato in oro e platino.

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Appena le loro Maestà passarono la soglia del salone, per entrare nell'enorme sala dei banchetti, il silenzio si trasformò in un vociare fastidioso.

Violet accanto al marito, dietro ai suoceri, attese di entrare nella sala dei banchetti. La tavola era lunghissima, tanto che si sentì per qualche minuto la testa un po' frastornata.

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I Sovrani si sedettero e tutti gli invitati fecero lo stesso.

Le portate erano innumerevoli, quindici per la precisione.

Letty seduta difronte ai suoceri, molto vicina alle loro Maestà, vide la Regina Mary mangiare come un piccolo uccellino.

Lady Isabella, notò Violet, socchiudeva la bocca per mangiare. La masticazione era quasi inesistente e notò anche che controllava il figlio e lei con sguardi furtivi.

Il menù comprendeva: arrosti con salsa d'arancio e zenzero, pollo alle spezie, pesci a lisca e non, con vari condimenti speziati, agnello alla salsa di finocchietto, poi sorbetti al pompelmo, al succo d'arancia e al mandarino. Selvaggina, come fagiano ai quattro frutti, cervo alle mele, fragole fresche, ma anche gelato alla menta e torta alle mandorle.

Frederick assaggiò questi tutto con gusto, senza mai guardare la madre.

Solo una volta rivolse un cordiale sorriso al Duca, suo padre.

Violet non mangiò quasi nulla, se non qualche pezzetto di pollo alle spezie, il sorbetto al pompelmo e una fetta di torta alle mandorle.

Il banchetto andò avanti per un bel po' di tempo, finché il Sovrano non si alzò facendo un cenno ai commensali.

Il Cerimoniere di corte avvertì, con un colpo di bastone dorato, che tutti gli ospiti erano invitati a recarsi nel salone da ballo. Letty aspettò che Frederick le porgesse la mano per muoversi. Attesero il turno tra la fila diligente, ed entrarono a passo lento nella sala. I Duchi di Grafton declinarono l'invito al primo ballo e quindi, ad aprire le danze come prima coppia, subito dopo i sovrani, dovevano essere loro, seguiti poi da tutti gli altri.

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Le danze cominciarono con un Valzer, ballo molto amato da Violet, perché le permetteva di stare con Frederick senza doverlo dividere con nessun'altra dama

Il Cotillon fu la seconda danza, alla quale, Violet e Frederick non parteciparono.

"Potremmo sederci e bere un po', tutto questo movimento mi ha messo sete Fred"

Disse Violet senza denotare emozioni 

"Certo, accomodiamoci" 

Rispose Frederick

Violet notò che il Duca Fitzroy la fissava da un po' ma non disse nulla al marito.

Tra la folla, scorse una giovane coppia che aveva già incontrato con il marito ad un ballo di carità, ma nessuno li aveva mai presentati.

La Lady in questione, sorrise a Violet e chiamò il marito affinché si girasse per guardarla. Si sorrisero con gli sguardi e Frederick, senza farsi accorgere dagli altri ospiti, fece un gesto di richiamo al cerimoniere di corte.

"Honourable Marchese di Grafton, My Lord, per servirla"

Il Cerimoniere era un elegante signore attempato, molto gentile nei modi, vestito di rosso e oro

"My Lord cerimoniere, avrei piacere se presentaste la Marchesa di Grafton -mia moglie- e me, ai Marchesi di Lothian laggiù"

"My Lord, come lei desidera"

Il cerimoniere si allontanò inchinandosi. Si fermò davanti ai Marchesi di Lothian e dopo poco tornò presentandoli a Lady Violet e a Lord Frederick.

"Sotto onorata richiesta del Marchese di Grafton e della Marchesa di Grafton, sono qui a presentare Lord Robert Kerr, Marchese di Lothian, e Lady Jean Campbell, Marchesa di Lothian"

"Tutti e quattro sorrisero e facendo un cenno con il capo, ringraziarono e  accomiatarono il Lord cerimoniere"

Questo, con un lungo inchino, si allontanò mai dando le spalle.

"E così finalmente riusciamo a conoscerci" 

Lady Jean aveva dei grandi ed espressivi occhi verdi, i capelli erano raccolti in un nido altissimo, fermato da una grande piuma di struzzo, dello stesso colore dell'abito, che faceva comunque intravvedere la cascata di riccioli rossi. Aveva il viso costellato di lentiggini, delle quali, avrebbe poi riferito a Violet, era estremamente gelosa. Indossava un raffinato abito color verde smeraldo, in seta, con una cintura dorata, che riprendeva il colore delle scarpe, anch'esse di seta.

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Il consorte, Lord Robert indossava il frac, era molto elegante, anche nei modi, e sempre sorridente.

"Ho notato che siete controllata my Lady"

Bisbigliò Jean a Violet, con sarcasmo

"I Duchi, soprattutto la Duchessa di Grafton, vostra suocera, non abbassa mai lo sguardo"

"No, non ci perde di vista. Dovreste vedere mentre ho le posate in mano e la portata davanti. Sembra un mastino pronto all'attacco"

Risero di gusto le signore

Le due coppie conversarono a lungo, finché qualcuno, non le interruppe bruscamente 










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