venerdì 2 giugno 2023

La giornata della Lady (XI parte)

5 Maggio 1912 (5pm)

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L'invito riportava come orario quello delle 7 pm e Letty, cominciò i preparativi all'incirca alle 5pm 

"Chissà la Duchessa cosa indosserà questa sera. Sicuramente molto charme con ricami d'odio" 

Disse ridendo Violet alla cameriera 

Violet si sedette alla toeletta e Pauline le spazzolò i lunghi capelli corvini con la spazzola d'argento con roselline intarsiate. Era questa l'unica spazzola che le rendeva i capelli lucidissimi, grazie alle setole di cinghiale


Il bustino in lino con pizzo bianco precedentemente indossato, venne tirato ancora un poco e allacciato dalla cameriera, la quale poi vi lego, con cura, le calze di seta bianche, sulle quali asperse l'acqua di colonia.


Pauline fece anche in modo che il bustino, lungo fino a metà coscia, non infastidisse la signora durante i balli, quindi si premuro di tirare bene le cinture elastiche, che avevano il compito di mantenerlo fermo.


Lady Violet scelse uno chignon basso, vaporoso, con piccoli ciuffi laterali ondeggianti.

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Pauline, che era anche una eccelsa parrucchiera, adoperò una piastra appena brevettata, che in pochi istanti creava boccoli o onde nei capelli.


Violet volle indossare il suo abito più bello, portato appositamente per quell'evento.


Abito di seta dorata, aveva maniche e corpetto finemente lavorati con pizzo color Écru.

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La Duchessa lo aveva fatto confezionare dalla sartoria di famiglia per il suo 25mo compleanno, ma non lo indossò perché si scoprì gravida


Così, quella, le parve la serata più consona per vestire quel capolavoro di alta sartoria.

Sapeva benissimo che sarebbe stata una delle dame maggiormente osservate

-Insomma chi aveva sposato il rampollo più in vista e più affascinante di Londra?-

Pensò nella sua mente Letty 

Frederick bussò alla porta della camera personale di Letty alle 6.15pm

Vedendola, meravigliosa, lucente, gli sembrò di avere davanti agli occhi una dea. Le sorrise, Pauline fece un cenno di saluto al Duca e si diresse nel boudoir.

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"Hai intenzione di oscurare anche la Regina amor mio?"

"No, ma ho intenzione di fare sapere a tutta la corte chi è la moglie dell'erede del Duca Fitzroy "

"Sicuramente lo ricorderanno"

Violet rise di gusto, mentre il Duca le si avvicinò per baciarla

"Il balsamo per le labbra scompare immediatamente, non vorrai portarlo via con un bacio, vero marito?"

Frederick le avvicinò così la bocca all'orecchio sinistro, scostandole con estrema delicatezza una ciocca mossa di capelli, facendo si che la luce riflettesse nel diamante dell'orecchino

"Vorrà dire che non sognerò altro che la fine della serata, per portare mia moglie a letto, privandola del suo amato abito. Non penso quindi avrai bisogno dell'aiuto della tua cameriera questa notte, al rientro"

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Violet scrutò il marito con sguardo allusivo, indicandolo in basso

"Non penso tu possa uscire di casa, se continui a pensarmi senza abito, mi pare che sia decisamente evidente"

Frederick scoppiò in una sonora risata, la baciò amorevolmente sulla guancia, aprì la porta della stanza ed uscì.

"Pauline, sono pronta. Aiutami solo con le scarpe e porgimi la pelliccia bianca, preferisco stare calda"

"Ecco mia signora. Sì, si tenga calda, visti i suoi problemi di raffreddamento "

"Pauline non preoccuparti, ho scelto per questo la pelliccia bianca"

"Stasera al ritorno non avrò bisogno di servizio, ritirati pure, mi sveglierai domattina, più tardi del solito"

"Mia signora, come desidera"

Pauline la guardò con aria ammiccante

La cameriera aiutò la Duchessa ad indossare le scarpe da ballo di seta dorata, leggere e morbide al tatto, confezionate appunto per le serate danzanti.

Il Duca aspettò la moglie nel salotto concedendosi un po' di pipa.

Dopo poco si aprì la porta del salotto ed entrò Lady Violet seguita da Pauline.

"Moglie mia, siete davvero splendida, rimango senza fiato"

Andrew ci aspetta alla macchina.

Salirono sulla Rolls Royce e nel poco tragitto dall'appartamento a Buckingham palace Frederick  rammentò a Violet alcune regole

"Ricorda amor mio che ci annunceranno come Marchesi non come Duchi"

Non che a Letty interessasse molto, ma ascoltò comunque il marito con doverosa attenzione.

"Io, essendo erede del Duca Fitzroy verrò annunciato come Marchese e tu come Marchesa."

"Io sono figlia del Marchese di Granby, dovrei esserlo di diritto, ma sono femmina, non ho diritti a quanto pare"

"Amor mio"

Frederick sapeva quanto Violet soffrisse nel pensare alla condizione femminile.

La macchina si fermò 

"My Lord, my Lady siamo arrivati"

Andrew interruppe la conversazione, scese dalla vettura, pronto ad aprire le portiere ai signori.


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